Marzo 31, 2019

Il Granito Oggi

Attualmente sul Montorfano è attiva un’unica cava di granito bianco, mentre un’altra è presente a Baveno (Cava Seula) gestita da Mineral Baveno (gruppo Agifin), ma il mestiere lapideo è ben diffuso con numerosi laboratori di taglio e lavorazione della pietra sul territorio.

Cavatori, scalpellini e scultori dei Graniti dei Laghi sul territorio dell’Ecomuseo

Forma dei f.lli Marchi (www.forma-stone.it)

SS. Sempione 63 | 28831 Baveno

DanArt
Via Poletti, 21 | 28802 Mergozzo (VB) | Italy

Graniti Varalli s.n.c.

Via Gravellona, 6 | 28802 Mergozzo (VB) | Italy

Martinelli Lidio s.n.c.

Via Romana, 1 | 28802 Mergozzo (VB) | Italy

Mergozzo Graniti s.r.l.

Via Gravellona | 28802 Mergozzo (VB) | Italy

Ossola Graniti

Loc. Bettola-Strada Prov | 28802 Mergozzo (VB) | Italy

Pavistra s.n.c.

Via Tari, 9 | 28802 Mergozzo (VB) | Italy

Piralla Graniti s.n.c.

Via L. da Vinci, 24 | 28802 Mergozzo (VB) | Italy

Rossini Nicolao

Via Cominazzini, 40 | 28802 Candoglia di Mergozzo (VB) | Italy

Scur Diego

Via Gravellona, 25 | 28802 Mergozzo (VB) | Italy

Tonet Mario

Via Pallanza,1 | 28802 Mergozzo (VB) | Italy

Vignadocchio Graniti

frazione Pratomichelaccio | 28802 Mergozzo (VB) | Italy

Ricordiamo due artisti che, in forme assai differenti, hanno scelto il granito del Montorfano per le loro opere.

Giuseppe Lusetti: granito da record

Il granito bianco di Mergozzo nel 2011 è entrato anche nel Guinness World Record grazie all’artista Giuseppe Lusetti, che nel 1997 ha ricavato da un unico blocco di pietra una catena composta da 239 anelli senza giunture, lunga quasi 30 m e pesante 400 kg. L’opera ha richiesto circa 8 mesi di lavoro ed è oggi esposta presso l’atelier dell’artista nella centrale via Roma a Mergozzo.

Cenni sulle tecniche estrattive e di taglio attuali

Oggi per l’escavazione della pietra si usano tecniche molto sofisticate che permettono di ottenere blocchi piuttosto regolari e squadrati direttamente nel luogo di estrazione.

Negli anni Settanta del Novecento è stato introdotto per la prima volta in una cava di Mergozzo il metodo di taglio detto “taglio continuo”. Si esegue facendo dei fori così vicini tra loro da intersecarsi parzialmente, e infine il blocco viene totalmente staccato dalla montagna con una piccola carica di esplosivo.

A volte viene ancora adottato l’esplosivo per l’estrazione di pietre ornamentali, ma secondo una tecnica molto raffinata, decisamente diversa dai più antichi metodi con la polvere nera. Infatti si eseguono fori paralleli dal diametro di circa 3 centimetri distanziati tra loro 30 o 40 centimetri. In essi vengono introdotti pochi grammi di polvere da sparo per foro, circa 15 grammi, e una volta fatti brillare si ottiene un blocco unico ed integro e non una rottura della pietra in molti frammenti.

Una tecnica che è sempre più utilizzata nelle cave di marmo, granito e gneiss è il taglio mediante un cavo d’acciaio ricoperto di perline diamantate, le quali lo rendono molto tagliente. Questo metodo produce pochissimi pezzi di scarto e aumenta la salvaguardia del giacimento, rispetto all’uso dell’esplosivo.

Mediante l’uso di tagliablocchi, slitte che permettono un taglio preciso della pietra, i grossi blocchi vengono poi ridotti in pezzi più piccoli che vengono caricati su autocarri con il derrick, una macchina molto robusta che permette il sollevamento di grandi pesi.


Per conoscere l’attuale realtà produttiva di estrazione e lavorazione delle pietre naturali suggeriamo i siti delle associazioni di settore:

Pietre del VCO (www.pietredelvco.it)

Assograniti VCO