Ottobre 27, 2023

MuMaG

Il nuovo polo ecomuseale Mu.Ma.G. Museo del Marmo Rosa e del Granito si situa ad Albo di Mergozzo, via Francia 29, nell’immobile di proprietà comunale che fu sede dell’asilo della frazione dal 1929 al 1984.

Il recupero dell’immobile e l’allestimento, progettati dal Parco Nazionale della Val Grande, con l’importante apporto di materiali e documenti raccolti dal Gruppo Archeologico di Mergozzo, con la concessione di reperti in marmo dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, vuole custodire e diffondere la conoscenza di questi pregiati materiali, della loro lavorazione e del viaggio – tema, appunto, delle sale espositive – che queste pietre hanno compiuto e tuttora compiono verso Milano e le altre destinazioni nel mondo.

Lo spazio espositivo, ristrutturato e allestito grazie ai fondi concessi al Parco Nazionale Val Grande dal Programma Interreg Mulm, integrati da importanti risorse del Comune di Mergozzo, in due sale al piano terreno dell’edificio offre al visitatore la possibilità di seguire il viaggio del marmo e del granito sia in accezione fisica, dalla celebre Cava Madre di Candoglia lungo la via d’acqua che conduce a Milano, che trasformativa, attraverso le differenti lavorazioni che lo hanno reso tanto apprezzato.

Uno spazio è inoltre dedicato agli usi artistici di marmi e graniti, con opere che l’artista danese Eva Sørensen (Herning DK, 1940 – Verbania, 2019) ha donato al Comune di Mergozzo e con una piccola e preziosa scultura in marmo rosa che la famiglia di Giovan Battista Tedeschi (Albo di Mergozzo, 1883 – Verbania, 1944) ha concesso in prestito per questa esposizione.

Il Mu.Ma.G, che si trova in posizione favorevole al collegamento escursionistico e cicloturistico con altri punti del sistema estrattivo del marmo e del granito, quali in particolare il complesso della Veneranda Fabbrica a Candoglia e l’Antica Cava di Ornavasso, rappresenta una tappa dell’itinerario ad anello tra Candoglia e Albo. È stata quindi predisposta nell’ambito del progetto Mulm anche una piccola estensione all’aperto, lungo l’imbocco del sentiero di collegamento Candoglia-Albo, costituita da tre pannelli didattici sui temi estrattivi, corredati da immagini d’epoca che consentono di mettere a confronto i luoghi di ieri e oggi.