Medaglista: Antonio Selvi (1679-1753) – Datazione: 1752
D.: IOSEPH. M. XAVERIVS. BERTINIVS. FLORENTIN .AET.LVII
Busto a destra con corta parrucca, sopravveste con bottini slacciati e mantello drappeggiato.
Sotto la troncatura del braccio: A.SELVIVS.
Giuseppe Maria Saverio Bertini fu medico e pubblicò vari scritti di anatomia, tra cui un lavoro sull’uso del mercurio in medicina.
R.: NOBIS EXTVDIT ARTEM (Ha procurato a noi quest’arte)
Mercurio, con il copricapo alato (petaso) e il caduceo, ed Esculapio, con l’aspetto di un vecchio che si appoggia a un bastone cui è avvolto un serpente, sono raffigurati stanti. All’esergo: M.D.CC.LII
La medaglia fu commissionata da un allievo del Bertini, il cremonese Giulio Cavallini, in onore del suo maestro per esaltarne le qualità professionali.
Connessioni: Mercurio ed Esculapio con i loro attributi attingono puntualmente all’iconografia classica, mentre il motto trae ispirazione da un verso delle Georgiche di Virgilio (IV, 315), in cui il poeta illustra l’arte di Aristeo, iniziatore dell’apicoltura (Quis deus, Musae, quis extudit nobis hanc artem?, trad. Quale dio, oh Muse, chi ha procurato a noi questa arte?).