Marcello Malaspina (1689-1757)

Medaglista: Bartolomeo Vaggelli (?-1744) – Datazione: 1735

D.: M. MARCELLVS MALASPINA SEN. AVD. GEN. SENAR. NVNC SVPERS.

Busto a destra con lunga parrucca riccioluta e toga da senatore.

Sotto la troncatura del braccio: G.B.V.F. (firma abbreviata: G. Bartolomeo Vaggelli fecit)

Marcello Malaspina, dottore in legge, rivestì importanti cariche pubbliche a Siena e a Firenze. Fu anche letterato e membro dell’Accademia della Crusca e degli Apatisti e diede alle stampe vari scritti in prosa e poesia.

R.: SEMPER HONOS NOMENQVE TVVM (Il tuo onore e il tuo nome per sempre)

Personificazione della Giustizia con spada e bilancia nell’atto di incoronare il busto del Malaspina posto su un piedistallo dove è scritto in due righe: TVTORI / FINIVM (custode dei confini); alla sinistra Minerva con ramo di olivo, lancia e scudo sul quale è lo stemma dei Malaspina dello Spino Fiorito e ai piedi una civetta. All’esergo: MDCCXXXV

La raffigurazione, in cui la Giustizia e Minerva, dea della Sapienza, rendono onore al Malaspina, allude alle sue qualità di uomo giusto e sapiente.

Connessioni: Anche in questo caso l’omaggio al busto di Marcello Malaspina posto su un altare “all’antica” si ricollega all’ara dal ritrovamento archeologico di Candoglia. Le figure di Minerva e della Giustizia con la bilancia riprendono iconografie classiche e, inoltre, il motto è estrapolato da un verso di Virgilio (Eneide, I, 609) Semper honos nomenque tuum, laudesque manebunt (il tuo onore, il tuo nome e le tue lodi rimarranno per sempre). Si tratta delle parole con cui Enea saluta Didone.