Agostino Cerretani (1685-?)

Medaglista: Antonio Selvi (1679-1753) – Datazione: 1720

D.: AVGVST. M. CERRETANVS. CANON. FLOR. PROTH. APO.

Busto a sinistra con zucchetto e mantellina. Sotto la troncatura del busto: .ETA.SVAE.A.35

Agostino Cerretani fu canonico del Duomo di Firenze e protonotario apostolico.

R.: DOMINVS. PARS. HAEREDITATIS. MEAE (Il Signore è parte della mia eredità)

La personificazione della Religione come figura femminile stante, velata, con una lunga croce e un calice; ai piedi un’ancora, simbolo cristiano della speranza, e un turibolo; a destra un’ara con sopra una fiamma e un libro aperto; sul lato dell’ara lo stemma dei Cerretani (tre cerri, poiché la famiglia era originaria di Cerreto nel Chianti). All’esergo: 1720.

La legenda in questo caso riprende un passo della Bibbia, il Salmo 16, v. 6: Dominus pars hereditatis meae et calicis mei.

Connessioni: Il rimando alla Religione e la grande croce si collegano all’evoluzione della moneta che dall’età medievale al rovescio prevede sempre il simbolo cristiano per eccellenza, la croce, come si vede in un denaro scodellato di Enrico II di Franconia (1039-1056) rinvenuto presso la chiesa di San Giovanni di Montorfano.