Giovanni Crisostomo Trombelli (1697-1784)

Medaglista: Giovanni Zanobio Weber (1737-1806 ca.) – Datazione: 1776

D.:D. IO. CHRYS. TROMBELLI. BO. AB. EXGENERALIS. CAN. REG e in seconda riga: AETAT. AN. LXXX Busto a sinistra con zucchetto e mantellina. Sotto la troncatura del busto, a lettere incuse: I. Z. BER. F.

Raimondo Anselmo Trombelli, in religione Giovanni Crisostomo, fu teologo e patrologo. Abate generale dei Canonici regolari dell’Ordine del Santissimo Salvatore, fu professore di filosofia e teologia a Bologna. Trombelli scrisse moltissimo e di vari soggetti con profonda erudizione, passando da edizioni critiche di svariate opere patristiche, a dissertazioni sulle vite dei Santi, a temi squisitamente teologici, come gli angeli o la Vergine o la colossale trattazione in 13 volumi sui Sacramenti, completata poco prima della morte.

R.: FERTILIS. ET. VARIVS. NAM. BENE. CULTVS. AGER (Un campo ben coltivato è infatti fertile e vario). All’esergo: 1776. Un giovane seminudo con una vanga nella destra fra piante fiorite ed alberi.

La raffigurazione e il motto alludono alle sue capacità di docente, che “semina” attraverso l’attività educativa, ma anche alla sua ricca produzione bibliografica originata dal suo intelletto “ben coltivato”.

Connessioni: Il motto costituisce una rielaborazione di un passo e di un concetto espresso da Cicerone (Tusculanae, 2, 5, 13): Ut ager quamvis fertilis sine cultura fructuosus esse non potest, sic sine doctrina animus, ovvero “Come il campo, benché fertile, senza coltivazione non può dare frutti, così l’animo senza cultura”.