Antonio Magliabechi (1633-1714)

Medaglista: Bartolomeo Vaggelli (?-1744) – Datazione: 1714

D.: .ANTONIVS. .MAGLIABECHIVS.

Busto a destra con capelli lunghi e mantello drappeggiato. Sotto la troncatura del busto: BARTH. VAGGELLIVS. F.

Antonio Magliabecchi, straordinario erudito, famoso per la sua memoria prodigiosa, fu incaricato da Cosimo III di dirigere la Biblioteca Granducale (Palatina). Fu un intellettuale molto singolare e bizzarro, misantropo e di aspetto trasandato. Curò l’edizione di alcune opere latine medioevali e un catalogo dei codici arabi, persiani ed ebraici della Laurenziana. Tenne una fitta corrispondenza con altri eruditi italiani e stranieri e dedicò tutta la sua vita ai libri: alla sua morte lasciò la sua biblioteca privata, di circa 29.000 volumi, alla Biblioteca Granducale (l’odierna Biblioteca Nazionale di Firenze).

R. ANAGR. IS. VNVS. BIBLIOTHECA. MAGNA. (Anagramma: Lui da solo è una grande biblioteca)

Un libro aperto su un leggio sopra un tavolo rotondo coperto da un tappeto e con la base terminante in due delfini. All’esergo: .1714.

La medaglia fu eseguita per la morte del Magliabechi. La scritta sul rovescio “Is unus bibliotheca magna”, liberamente traducibile come “Lui da solo è una grande biblioteca”, è in effetti l’anagramma del suo nome latino Antonius Magliabbechius.

Connessioni: La raffigurazione del libro nella medaglia del Magliabechi offre un collegamento con il corredo della tomba 36 della necropoli della Cappella di Mergozzo (II secolo d.C.), che contempla tra gli altri elementi uno stilo scrittorio e un temperino per calamo. Sia pure in tempi e con modalità molto differenti anche questi oggetti miravano a ricordare il defunto come persona colta e istruita, che conosceva la scrittura.